Pievatolo, Maria Chiara (2006) Il mercante e il califfo: politiche della proprietà intellettuale. Società italiana di filosofia politica.
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Text
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Abstract
L'articolo propone un confronto fra Kant e Fichte sul problema del diritto d'autore. Fichte lo connette all'originalità, lo equipara alla proprietà e prevede per chi lo viola le stesse sanzioni penali comminate per il furto. Kant, seguendo la tradizione del diritto romano, non riconosce la proprietà privata su oggetti immateriali: il ristampatore, semplicemente, parla al pubblico in nome dell'autore senza l'autorizzazione di quest'ultimo. Nella prospettiva di Kant, l'illegittimità non sta nella riproduzione, ma solo nella sua diffusione non autorizzata al pubblico. La posizione di Fichte precorre le asprezze della legislazione contemporanea sul copyright; quella di Kant potrebbe ispirare un diritto più mite e più consono all'ambiente della rete, che lascerebbe interamente libero ogni uso personale dei testi, e sanzionerebbe solo la pirateria vera e propria.
Item Type: | Article |
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Additional Information: | Questo testo è apparso anche in A. Di Corinto (a cura di), L'innovazione necessaria, ISBN: 88-6084-038-4, 2006. https://www.ilsecolodellarete.it/html/index.php?module=ContentExpress&file=index&func=display&ceid=17&meid=23 |
Natural Language Keywords: | Kant Fichte copyright |
Subjects: | Dip. Scienze della Politica > Filosofia Politica Filosofia > Miscellany of philosophy > Filosofia Politica Filosofia > Modern Western philosophy > Filosofia Politica |
Depositing User: | Maria Chiara Pievatolo |
Date Deposited: | 06 Jun 2007 |
Last Modified: | 18 Jun 2013 16:41 |
NBN identifier: | urn:nbn:it:unipi-10315 |
URI: | https://archiviomarini.sp.unipi.it/id/eprint/103 |
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