Casalini, Brunella (2007) Biopotere, scienza e nuove tecnologie in Woman on the Edge of Time (1976) di Marge Piercy. Morus. Utopia e renascimento (rivista brasiliana). (In Press)
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Abstract
Woman on the Edge of Time (1976) di Marge Piercy si colloca nel solco della tradizione di science fiction inaugurata da Mary Shelley. Come la Shelley, la Piercy denuncia i pericoli di una scienza soggetta all'egemonia della cultura maschilista e patriarcale, sfuggendo, però, alla tentazione di demonizzare la scienza e la tecnica, sottraendosi all'atteggiamento anti-tecnologico di certo ecofemminismo e alla riproposizione dei dualismi natura/cultura, femminile/maschile. La speranza è infatti riposta in un mondo in cui una profonda rivoluzione dei rapporti sessuali, di genere e familiari produca una trasformazione culturale radicale, piegando la scienza e la tecnica al raggiungimento di nuovi e diversi obiettivi, mettendola al servizio di quei valori di care e nurturance che devono cessare di essere un patrimonio esclusivo dell’esperienza femminile.
Item Type: | Article |
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Natural Language Keywords: | Marge Piercy, feminist utopias, new technologies, science, family relation, new reproductive technologies |
Subjects: | Scienze Sociali |
Depositing User: | Brunella Casalini |
Date Deposited: | 23 May 2007 |
Last Modified: | 28 Oct 2010 09:03 |
URI: | https://archiviomarini.sp.unipi.it/id/eprint/97 |
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