Il problema della religione civile: a partire da J.-J. Rousseau

Gatti, Roberto (2008) Il problema della religione civile: a partire da J.-J. Rousseau. Bollettino telematico di filosofia politica.

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L'articolo propone la tesi che non esiste possibilità di comprendere e interpretare il dibattito attuale tra religione e politica senza far riferimento ad alcuni fondamentali classici della filosofia politica. In mancanza di questo aggancio la discussione è destinata ad essere ipotecata da una carenza di documentazione sul piano storiografico che si riflette in una fragilità teoretica, spesso evidente in molti interventi sul tema. Nell'ambito della modernità, Rousseau costituisce un autore essenziale perché nella sua riflessione sono già prefigurate le due grandi alternative tra le quali il dibattito richiamato si muove ancora oggi. Da un lato ci troviamo di fronte alla proposta di un recupero, anche nello spazio pubblico, della dimensione religiosa che non perde di vista il significato intrinseco delle grandi religioni universalistiche e quindi non le riduce a "tappabuchi" dell'etica pubblica nelle democrazie di inizio millennio. Dall'altro (ed è certamente la versione oggi nettamente prevalente) abbiamo invece una singolare riedizione della logica della religione come "instrumentum regni", che tiene conto dell'apporto della religione solo in quanto può costituire un supporto motivazionale per cittadini che sentono sempre più mancare i motivi della loro fedeltà ai valori dello Stato di diritto liberal-democratico, valori che sembrano carenti anche per quanto riguarda la loro capacità di autolegittimarsi in base a ragioni puramente "laiche". Il punto è peṛ che, in tale prospettiva, la religione viene intesa e vissuta esclusivamente nel suo ruolo potenziale di etica pubblica e perde la sua essenza, che risiede nel rinvio ad un "totalmente altro" ineludibile per misurare i limiti di ogni realtà terrena e della prassi umana in particolare. Poiché anche nel mondo religioso tale visione difettiva è (più o meno consapevolmente) sempre più diffusa, si pone anche la questione di come ripensare oggi il senso della religione e della fede, argomento di fronte al quale la gran parte degli interlocutori, credenti e non credenti, che animano il dibattito in fase di svolgimento pare essere pressoché totalmente indifferente. E questo segnala che forse, anziché vivere nel tempo della “post-secolarizzazione”, ci troviamo nell’epoca forse più avanzata del secolarismo.

Item Type: Article
Subjects: Filosofia > Modern Western philosophy
Dip. Scienze della Politica > Filosofia Politica
Filosofia > Miscellany of philosophy > Filosofia Politica
Filosofia > Modern Western philosophy > Filosofia Politica
Depositing User: Maria Chiara Pievatolo
Date Deposited: 15 May 2011 10:50
Last Modified: 13 Feb 2013 17:55
NBN identifier: urn:nbn:it:unipi-9450
URI: https://archiviomarini.sp.unipi.it/id/eprint/348

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