Pievatolo, Maria Chiara (2012) L’accademia dei morti viventi. Parte seconda: il fantasma dell’autore. Bollettino telematico di filosofia politica. ISSN 1591-4305
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Abstract
Come possono i nostri testi rimanere unici, discreti, originali, in un ambiente in cui perfino la lettura di una pagina web richiede un’operazione di copia? Il concetto di autore moderno riposa sul presupposto che il suo testo sia finito, compiuto, perfectum e originale, come so fosse stato partorito armato dalla sua mente. Tutto ciò che è preso da altri testi, se non è chiaramente delimitato, è un plagio. Ci sono però state epoche in cui la cultura progrediva per piccole addizioni, e si preferiva la compilazione e il commentario all’opera “originale”, insostenibile perché idiosincratica. Quando le barriere si affievoliscono e i testi diventano aperti, come nel Medioevo, il valore aggiunto di un nuovo contributo si trasferisce nella creatività combinatoria dei curatori. Dobbiamo soltanto imparare di nuovo ad apprezzarlo e a ritrovarlo nei libri tradizionali, traendo profitto dalla multimodalità offerta dalle tecnologie digitali.
Item Type: | Article |
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Additional Information: | Seconda parte di una lunga presentazione/discussione del volume di Kathleen Fitzpatrick, Planned Obsolescence. Publishing, Technology and the Future of Academy, New York University Press, 2011. |
Natural Language Keywords: | autore, morte dell'autore, curatore |
Subjects: | Dip. Scienze della Politica > Filosofia Politica Filosofia > Miscellany of philosophy > Filosofia Politica Filosofia > Modern Western philosophy > Filosofia Politica |
Depositing User: | Maria Chiara Pievatolo |
Date Deposited: | 06 Feb 2012 21:29 |
Last Modified: | 15 Feb 2013 15:47 |
NBN identifier: | urn:nbn:it:unipi-9476 |
URI: | https://archiviomarini.sp.unipi.it/id/eprint/417 |
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