Jaron Lanier, You are not a Gadget

Pievatolo, Maria Chiara (2012) Jaron Lanier, You are not a Gadget. Bollettino telematico di filosofia politica. ISSN 1591-4305

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Abstract

Secondo Lanier, chi accetta di sottomettersi ai modelli riduttivi delle reti sociali proprietarie – il loro imporre una filosofia al di qua dell'argomentazione, il loro confinamento della gente in bolle, con i cacciatori di relazioni su Facebook e i carrieristi su Linkedin – accetta di ridurre se stesso, di limitarsi secondo stereotipi pensati da altri, e per fini diversi – e spesso opposti – ai suoi. Il denaro, in rete, serve in primo luogo a pagare la pubblicità (You are not a Gadget, cap. IV): questo significa che l’interesse più forte e prevalente nella società digitale non è la socialità, o l’arte, o la scienza, ma la manipolazione. E' possibile uscire da questa situazione? L'articolo propone due ipotesi di soluzione: 1. Tecnicamente, occorre tornare dall’enfasi sull’user generated content all’user generated interface. I contenitori – dagli editori tradizionali alle reti sociali proprietarie – non sono indifferenti, soprattutto quando ci impongono una filosofia e una visione del mondo, che può andare dal culto del copyright alla riduzione a gadget. Questo significa – per gli umanisti e in generale per chi usa la rete per fare ricerca – prendere o riprendere in mano il codice, e chiedere agli sviluppatori che ci aiutino a uscire di minorità. Non possono esistere contenuti liberi se non sono liberi, preliminarmente, i loro contenitori. 2. Filosoficamente, occorre collegare la questione dell’uso pubblico della ragione a quella del grado di controllo che a ciascuno deve essere riconosciuto nel proprio rapporto col pubblico. La cultura, con le sue strutture. ma anche con i suoi pregiudizi, è oggetto di responsabilità – e irresponsabilità – collettiva. Le reti sociali proprietarie – come i monopoli tradizionali basati sul copyright – non possono sostituire le comunità di conoscenza senza togliere al “tempo libero” della ricerca e della vita la sua libertà. Bisogna lavorare perché queste idee diventino tanto banali quanto da noi lo è, almeno formalmente, il principio della libertà d’espressione

Item Type: Article
Natural Language Keywords: gadget, Turing test, social networks, free culture, copyright, Xanadu project
Subjects: Filosofia > Platonic philosophy
Dip. Scienze della Politica > Filosofia Politica
Filosofia > Miscellany of philosophy > Filosofia Politica
Filosofia > Modern Western philosophy > Filosofia Politica
Depositing User: Maria Chiara Pievatolo
Date Deposited: 30 Oct 2012 21:25
Last Modified: 20 Dec 2012 18:25
NBN identifier: urn:nbn:it:unipi-9234
URI: https://archiviomarini.sp.unipi.it/id/eprint/462

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