La responsabilità (e irresponsabilità) della ricchezza in alcune parabole evangeliche

Costa, Giacomo (2008) La responsabilità (e irresponsabilità) della ricchezza in alcune parabole evangeliche. Iustitia, 61 (2/08). pp. 241-252.

[img]
Preview
Text
ricchezza.pdf
Available under License Creative Commons Attribution No Derivatives.

Download (142kB)

Abstract

Secondo un’interpretazione recente dei Vangeli, da essi i cristiani dovrebbero trarre in primo luogo non una condanna incondizionata della ricchezza, né una denuncia dei suoi pericoli spirituali, ma un invito a farne buon uso, un’esortazione alla responsabilità verso il prossimo. Questa interpretazione è convincente. Ma accanto al tema, ben noto, della responsabilità, vi è, non meno importante, quello dell’ irresponsabilità. Questo è dovuto alla prospettiva apocalittica dei Vangeli. Molte delle situazioni immaginate da Gesù si collocano a un punto di estrema discontinuità temporale, immediatamente prima del collasso del vecchio mondo, e dell’arrivo del nuovo. Tutte le attività legate alla continuazione della vita, materiale, sociale, famigliare, sono condannate alla decadenza e alla sterilità. Non vi è nulla di un facile moralismo pauperistico in questa metafisica apocalittica. Tuttavia in un simile contesto non può che restare allentato e addirittura vanificato l’esercizio di diverse forme di responsabilità. Queste infatti presuppongono un ambiente stabile, un contesto di prevedibilità e di calcolabilità. Acquistano invece rilevanza quasi esclusiva situazioni-limite in cui l’esito dipende da una e una sola decisione da prendere in un momento irripetibile. Anche in questi contesti si può forse parlare di responsabilità, ma la responsabilità si muta qui in speranza, o disperazione, e le risorse alle quali attingere nel momento della decisione oscillano tra il mero istinto di sopravvivenza e l’ispirazione divina. E’ vero che l’osservanza della normativa di emergenza indicata da Gesù per essere ammessi nel Regno è a volte da lui presentata come un investimento conveniente. Ma l’esortazione a “accumulare ricchezza in cielo, non (più) in terra”, incappa nel dubbio, suscitato dallo stesso Gesù, che presso Dio i meriti individuali acquisti non contino. Inoltre, nel passaggio dal vecchio al nuovo eone era in attesa una terribile prova, unico fondamentale collegamento tra le credenze apocalittiche di Gesù e la sua predicazione, da un lato, e la sua inattesa fine, la morte in Croce, dall’altro.

Item Type: Article
Natural Language Keywords: ricchezza, vangelo, cristianesimo, responsabilità
Subjects: Filosofia > Ethics
Dip. Scienze della Politica > Filosofia Politica
Filosofia > Miscellany of philosophy > Filosofia Politica
Filosofia > Modern Western philosophy > Filosofia Politica

Filosofia > Political ethics
Depositing User: Maria Chiara Pievatolo
Date Deposited: 25 Jun 2008
Last Modified: 17 Nov 2013 08:56
URI: https://archiviomarini.sp.unipi.it/id/eprint/154

Actions (login required)

View Item View Item