Pievatolo, Maria Chiara (2012) L’accademia dei morti viventi. Parte quarta: la conservazione dei testi. Bollettino telematico di filosofia politica. ISSN 1591-4305
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Abstract
Più effimera delle tavole di pietra, la carta stampata appare convenzionalmente più affidabile dei testi digitalizzati, esposti al malfunzionamento degli strumenti – sebbene i dati sugli hard disk siano assai più durevoli di quanto s’immagini, – e all’obsolescenza dei programmi e dei formati. La nostra esperienza nella conservazione di documenti cartacei è millenaria, mentre siamo dei neofiti per quelli elettronici. Anche per questo subiamo le complicazioni archeologiche connesse a programmi e formati proprietari non più mantenuti delle aziende produttrici. La soluzione del problema della conservazione – come insegna la sopravvivenza selettiva delle opere di Aristotele – è in primo luogo sociale. Le biblioteche del XXI secolo saranno sempre più digitalizzate: la loro funzione astratta, però, – solo contingentemente identica alla conservazione di oggetti di carta - rimarrà la diffusione della conoscenza. Non a caso i bibliotecari sono, nell’accademia dei morti, fra i pochissimi vivi. Ma non possono essere lasciati soli: la conservazione è sempre il lavoro di una comunità.
Item Type: | Article |
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Natural Language Keywords: | library, archive, long-term conservation; lockss, portico |
Subjects: | Dip. Scienze della Politica > Filosofia Politica Filosofia > Miscellany of philosophy > Filosofia Politica Filosofia > Modern Western philosophy > Filosofia Politica |
Depositing User: | Maria Chiara Pievatolo |
Date Deposited: | 12 Mar 2012 10:49 |
Last Modified: | 15 Feb 2013 15:49 |
NBN identifier: | urn:nbn:it:unipi-9478 |
URI: | https://archiviomarini.sp.unipi.it/id/eprint/423 |
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